Un programma di proiezioni tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del nuovo secolo si compone di più titoli e crea un’alchimia spettacolare in cui alle scene “dal vero” si affiancano, soprattutto dopo il 1900, film a trucchi, comiche, drammi realisti ed edificanti. In fondo questa diversificazione dell’offerta è la traslazione in un nuovo medium di quell’aggregato di attrazioni tipica del teatro di varietà. Anche se già in questa prima fase non mancano i locali destinati esclusivamente a proiezioni (si tratta comunque di strutture dalla vita breve), buona parte delle prime proiezioni si svolgono all’interno di altre forme di spettacolo come il caffè concerto e il teatro di varietà.
La maggioranza dei titoli distribuiti in Italia fino al 1905 è prodotta all’estero, soprattutto in Francia, dove operano alcune società – non solo quella dei fratelli Lumière ma anche la Pathé e la Gaumont - che hanno già raggiunto uno standard quasi industriale.
Alcuni pionieri italiani, tuttavia, iniziano, sia pure in modo artigianale a realizzare brevi film: oltre alle riprese realizzate per conto dei Lumière da valenti operatori come il piemontese Giuseppe Filippi , sono da ricordare anche i brevi film realizzati da Italo Pacchioni (Il finto storpio al Castello Sforzesco , La gabbia dei matti ecc.), forse il primo a realizzare film di finzione in Italia.
- L’arrivo del cinema in Italia
- Le prime proiezioni e i primi film
- Dal cinema ambulante alle sale stabili
- Le prime case di produzione
- La crisi del 1909
- La produzione in serie e la nascita del film d’arte
- Il boom produttivo e l’avvento del lungometraggio
- I giorni di Cabiria
- L’introduzione della Censura
- La guerra e la prima invasione hollywoodiana
- Il dopoguerra e il monopolio UCI
- Verso un cinema di retroguardia?
- Il fenomeno Pittaluga
- L’avvento del fascismo
- La nascita del Luce
- I primi passi del cinema sonoro