Produzione: Rossi & C., Torino; lunghezza originale: 95 m; data di disponibilità della copia: dicembre 1907.
Il film
Singolare comica, il cui protagonista, un signore goffo e maldestro, vince un duello impossibile ricorrendo a un’idea geniale: rendere “elettrica” la propria spada collegandola a una batteria nascosta sotto la camicia.
«In un caffè, un gruppo di persone è seduto a un tavolo quando entra un altro signore con le gambe storte, il quale accidentalmente pesta i piedi a uno degli avventori. L’uomo borbotta qualche scusa, ma quando l’altro si rigira, con l’ombrello che ha sotto braccio gli fa cadere a terra il cappello. La sua vittima si arrabbia moltissimo e vorrebbe passare a vie di fatto, ma, trattenuto dagli amici, si limita a dare all’importuno il suo biglietto da visita, sfidandolo a duello. Ritornato a casa, il signore sfidato scopre con costernazione che il suo avversario è un maestro di scherma. Non sapendo come cavarsela, va da un elettricista a comprare una grande batteria che, tornato a casa, si piazza sulla schiena, e si attacca gli elettrodi alle mani. Quando arriva sul luogo dello scontro, è già tutto pronto e gli avversari afferrano le sciabole. Al primo incrociarsi delle lame, il maestro di scherma si trova violentemente gettato a terra; il fatto si ripete varie volte, fino a quando il povero schermidore è così carico di elettricità che i suoi arti si mettono a vibrare, facendo scoppiare a ridere tutti gli astanti. L’incidente viene dichiarato chiuso».
«The Moving Picture World», New York, 2, 10, 7 marzo 1908, p. 218, citato e tradotto in Aldo Bernardini, Il cinema muto italiano. 1905-1909, i film dei primi anni, CSC-Rai Eri, Roma 1996, p. 109.
I materiali filmici
L’uomo torpedine è stato restaurato nel 2000 a cura del CSC-Cineteca Nazionale, sulla base di una copia nitrato con imbibizioni e viraggi, lunga circa 50 metri, incompleta e priva di didascalie, ma dotata del titolo, The Electric Sword, corrispondente alla versione per la distribuzione negli USA. La copia in questione, messa a disposizione dalla George Eastman House (Rochester, USA), è stata controtipata e poi integrata con nuove didascalie italiane, il cui testo è stato recuperato nella seguente recensione d’epoca:
«L’Homme Torpille (Vue excessivement drolatique). Résumé des tableaux: 1. Bousculade au café. 2. Echange de cartes. 3. Il va falloir se battre. 4. Comment faire? 5. La pile électrique. 6. Idée diabolique. 7. Sous la chemise. 8. Sur le terrain. 9. Allez! Messieurs. 10. Rien ne lui résiste. 11. Tous mordent la poussière. 12. Tous électrisés! Longueur environ 96 mètres».
«Le Cinéma», Parigi, I, 2, 20 dicembre 1907, p. 11.
La traduzione in italiano delle didascalie, utilizzata nella ricostruzione del film, è di Aldo Bernardini: «1. Pigia pigia al caffè. – 2. Scambio di biglietti. – 3. Bisogna battersi. – 4. Come fare? – 5. La pila elettrica. – 6. Idea diabolica. – 7. Sotto la camicia. – 8. Sul terreno. – 9. “Andate! Signori”. – 10. Niente gli resiste. – 11. Tutti mordono la polvere. – 12. Tutti elettrizzati!».
Aldo Bernardini, Il cinema muto italiano. 1905-1909, i film dei primi anni, CSC-Rai Eri, Roma 1996, p. 110.
Le colorazioni sono state riprodotte con il metodo Desmet sulla copia positiva, derivante dal nuovo controtipo integrato con le didascalie italiane, per una lunghezza di 98 metri.
Link al film (Vimeo CN)
Provenienza: CSC-Cineteca Nazionale
B/n – colore: colorazioni (da nitrato d’epoca imbibito)
Lingua: didascalie italiane
Durata: 00:06:00
Velocità di proiezione: 16 fps