Denis Lotti presenta in questo volume un’esplorazione approfondita del divismo cinematografico maschile nella produzione italiana, resa finalmente possibile grazie ai recenti restauri delle pellicole del muto. Il fenomeno divistico maschile, accanto a quello femminile, ha attraversato i drammatici cambiamenti culturali e sociali del nostro Paese a cavallo della Grande guerra, dall’epoca giolittiana sino all’avvento di Mussolini. Il libro ne ripercorre le fasi: da quelle aurorali, legate al teatro, sino alle interpretazioni cinematografiche più consapevoli. Dal protodivismo dei mattatori, passando per la nascita del tipo elegante - spalla della diva -, sino ai forzuti più o meno muscolosi. Alla fine un’analisi dei modelli e stereotipi che influenzano l’immaginario dello spettatore italiano.