Percorsi
Attraverso i percorsi monografici che vengono sviluppati in questa sezione si offre al lettore l'opportunità di confrontarsi con i momenti fondamentali e con le tematiche più originali del cinema muto italiano, alla luce dello stato attuale delle conoscenze e della ricerca.
Storia del cinema muto italiano in pillole
Tra il 1895 e il 1896 si diffonde anche in Italia una nuova forma d’intrattenimento, a metà strada tra la curiosità scientifica e l’attrazione, incentrata sulla visione di immagini fotografiche in movimento. Si fronteggiano due sistemi di consumo delle immagini decisamente diversi: il Kinetosocopio e Cinématographe
Leopoldo Fregoli e gli esordi del cinematografo in Italia
La Cineteca Nazionale conserva ventotto originali relativi ai brevi film che il trasformista Leopoldo Fregoli realizzò a complemento dei suoi spettacoli teatrali, all’incirca tra il 1897 e il 1899, avvalendosi molto precocemente della tecnica dei fratelli Lumière e, secondo alcune fonti, della collaborazione di Luca Comerio
Con la rapida affermazione del cinema, forma d'intrattenimento capace di attrarre un pubblico eterogeneo per età, genere e classe sociale, si fa sempre più frequente fra i sostenitori della causa moralizzatrice, la preoccupazione che possa veicolare messaggi e comportamenti diseducativi
Le prime sceneggiature del cinema italiano (risalenti al 1906-1907) sono per lo più delle succinte descrizioni dell’intreccio, eventualmente divise in “quadri”. Dal 1908-1909, però, con l’istituzione dei primi Uffici Soggetti all'interno delle case di produzione